Mujinga Kambundji: sesta alle Olimpiadi con un tempo di 10,99 secondi sui 100 metri – stesso posto e stesso tempo fatto registrare nel 2021 a Tokyo. Cosa c’era di diverso a Parigi?
È stato molto bello godersi la finale olimpica in questo stadio bellissimo e pieno di gente. Forse il tempo a Tokyo era ancora migliore. Ma correre davanti a 70'000 persone nella disciplina suprema dell’atletica leggera e confermare le prestazioni delle ultime Olimpiadi mi rende orgogliosa. Fino agli Europei, la stagione non era andata come previsto. È un motivo in più per essere grata del fatto che, ancora una volta, siamo riusciti a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle nel momento decisivo.
A Roma hai bissato l’oro degli Europei nei 200 metri, conquistando la tua nona medaglia internazionale. Avresti mai immaginato di possedere una tale collezione di medaglie, quando eri una giovane velocista?
No, mai. Fino alla categoria U16 mi concentravo su altre cose. Per me la gioia di fare sport con le mie compagne di club e di vivere un’esperienza insieme è sempre stata importante almeno quanto le gare. Naturalmente potevo e volevo competere con i miei coetanei e le mie coetanee a livello cantonale e nazionale nel progetto che ha preceduto Visana Sprint, ma le più grandi competizioni internazionali erano ancora molto lontane.
Per i più veloci talenti dello sprint, la «finale olimpica», per così dire, si svolgerà in Piazza federale il 22 settembre. Qual è la cosa che aspetti di più di questo appuntamento?
Lo sport regala grandi emozioni a giovani e meno giovani. Non solo durante le Olimpiadi, ma anche a Visana Sprint. È bello vedere come mamme, papà, parenti e amici sostengano i loro beniamini e le loro beniamine nel Visana Sprint Kids Fan Club. Non vedo l’ora di scoprire le stelle dello sprint di domani alla finale svizzera e di seguire i loro progressi, nella speranza che possano contare sul loro fan club anche a Berna, proprio come ho potuto fare io a Roma e a Parigi.
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